Ho parlato a lungo dei vantaggi degli ETF: liquidità, flessibilità e diversificazione a costi ridotti. Grazie a questi strumenti è possibile accedere facilmente a un vasto numero di asset e di mercati. Ma per quanto riguarda i rendimenti… c’è davvero una convenienza ad investire in questi strumenti?
Se la domanda che ti preme di più in questo momento è: “Quanto posso guadagnare investendo in ETF?”, allora ti invito caldamente a leggere il mio approfondimento perché scoprirai che questa non è la domanda giusta che devi farti quando ti approcci agli investimenti di questo tipo.
Per capire di cosa parlo, ti invito a leggere con attenzione questo articolo che ho scritto in merito ai rendimenti degli ETF.
Mettiti comodo che cominciamo.
Di cosa parliamo in questo articolo?
Rendimento degli ETF: perché non è possibile dare una risposta sicura
Il rendimento, quando si opera nei mercati finanziari, non è mai una cosa certa, perché i risultati sono condizionati da tantissimi fattori. La tua domanda parte quindi da un presupposto sbagliato: che sia possibile fare una media delle performance degli ETF.
Con la sigla Exchange-traded Fund ci riferiamo ad una macrocategoria di fondi che hanno certe caratteristiche – alcune sono quelle che ho elencato in apertura all’articolo. Ma una volta che hai scoperto cos’è un fondo passivo che replica un indice e che viene negoziato in Borsa, ecco che si apre un mondo vastissimo di opportunità.
In Borsa sono negoziati tantissimi ETF, questo dovresti saperlo bene. Ce ne sono alcuni che replicano indici del mercato azionario, obbligazionario, valutario ecc. Esistono ETF per ogni settore economico (finanziario, industriale, automotive, tecnologico, energetico ecc.) e per quasi ogni valuta e area geografica.
Investendo con gli ETF puoi trovare tantissimi portafogli diversificati che si adattano a tutte le strategie e a tutti i profili di rischio/rendimento.
Il buon senso ci dice che il rendimento non dipende dalle caratteristiche generiche ma soprattutto dalle attività finanziare sottostanti e come esse rispondono sul mercato.
Conta anche la lunghezza dell’investimento e le scelte che ognuno di noi fa su libera iniziativa. Quindi la tua strategia e i tuoi obiettivi di investimento sono determinanti.
Capisci quindi che non è possibile fare un discorso generale perché le performance realizzate dal singolo fondo, in un certo periodo di tempo, non sono replicate da tutta la categoria.
Ad ogni ETF il suo rendimento
Il successo di un ETF dipende dall’andamento dell’indice replicato, che a sua volta è espressione dell’andamento del mercato sottostante. Il valore di ogni asset è soggetto alle regole della domanda e dell’offerta e ad altre variabili.
Per inseguire il rendimento devi attenerti all’ABC: un ETF Obbligazionario difficilmente potrà rendere quanto un ETF Azionario, perché a maggiori rischi si accompagnano maggiori rendimenti!
Però la faccenda non è così semplice, l’investimento azionario, molto volatile, può rispondere negativamente a certe fasi economiche. Per lo stesso discorso, un fondo obbligazionario, che ha rendimenti più bassi ma più costanti, potrebbe anche essere più profittevole in certi momenti.
Alcuni panieri di obbligazioni sono anche più rischiosi e realizzano performance sopra la media. Se poi cerchi guadagni importanti devi puntare ai mercati finanziari giusti e seguire i trend.
Gli ETF su materie prime, sui Mercati Emergenti o che investono nell’immobiliare sono caratterizzati da performance più altalenanti, ma tipicamente realizzano rendimenti maggiori rispetto a un paniere diversificato di azioni. Ci sono poi gli ETF a leva che permettono di amplificare l’andamento dell’indice di riferimento e moltiplicare i rendimenti (ma anche le perdite).
Insomma, devi sapere cosa cercare e perché. Lascia perdere per un attimo il guadagno e chiediti invece qual è la tua strategia di investimento e come puoi fare per trarre il meglio dal potenziale di un ETF.
Se non hai le conoscenze necessarie per fare delle analisi allora ti conviene studiare la materia, altrimenti devi rivolgerti a un consulente indipendente o a un Robo-Advisor.
Come trovare gli ETF più redditizi?
Per trovare l’ETF che rende di più devi necessariamente confrontare quelli disponibili all’interno di una stessa categoria. Comincia identificando gli indici che registrano i rendimenti più interessanti e hanno un trend positivo. Poi valuta la convenienza degli ETF che replicano quegli indici.
A parità di caratteristiche, metodo di replica e profilo di rischio/rendimento, l’ETF che conviene di più è quello che ti costa di meno, perché il costo incide sul rendimento!
Gli ETF sono fondi generalmente poco costosi se paragonati alle commissioni dei fondi comuni di investimento tradizionali. Questo vantaggio è dato dalla replica passiva dell’ETF che non richiede l’intervento attivo di un gestore. Il risultato è un costo annuo più basso.
Tuttavia, esistono ETF per tutte le tasche perciò ci sono quelli più economici e quelli che invece non sono niente affatto convenienti. Per farti un’idea devi guardare il TER (Total Expense Ratio) cioè il costo totale dell’ETF.
Tipicamente il TER varia dallo 0,1% a circa lo 0,5% annuo, a seconda della classe di attività. È inferiore se si tratta di titoli a basso rendimento, aumenta invece per gli ETF ad alto profilo.
Devi valutare se, in base alle performance di quel fondo i costi non rischiano di mangiarsi tutti i rendimenti.
Dove acquistare gli ETF per risparmiare?
Gli Exchange Traded Funds sono negoziati in tempo reale sulla borsa valori, proprio come le azioni, il mercato di riferimento per l’Italia è ETFplus, gestito da Borsa Italiana.
Su ETFplus puoi accedere tranquillamente a tantissimi ETF, più di mille, sicuramente trovi quelli principali. Effettuare materialmente l’acquisto non è difficile, puoi passare per il attraverso la tua banca o rivolgerti a una piattaforma online specializzata.
La prima opzione è sicuramente quella più ovvia e immediata, perché puoi effettuare l’investimento direttamente dal tuo conto titoli, ma quasi mai è la soluzione più conveniente a livello economico, infatti le banche applicano commissioni salate già solo per farti aprire il conto con cui operare.
Il mio consiglio, se vuoi risparmiare tantissimo, è di rivolgerti a una piattaforma online autorizzata nella compravendita degli ETF, in genere i broker applicano commissioni inferiori o pari a zero.
Così concludo l’approfondimento di oggi. Se hai domande oppure curiosità scrivimele pure nei commenti.
Ti saluto e ti auguro un buon investimento.