Gli ETF Obbligazionari sono fondi che investono in titoli a reddito fisso e a bassa volatilità. Sono diventati molto popolari tra i compratori più avversi al rischio che preferiscono riscuotere degli interessi regolari anziché investire sul lungo periodo.
Questa definizione è però riduttiva: sono prodotti che si prestano anche a investimenti più rischiosi, redditizi e dilatati nel tempo, dipende cosa c’è nel paniere. Attraverso un ETF è possibile sfruttare tutti i vantaggi del mercato obbligazionario e costruire un portafoglio diversificato.
Già, ma quali scegliere? Esistono ETF Obbligazionari più convenienti di altri? Purtroppo non è pensabile costruire una strategia d’investimento a partire da una lista di nomi, però è comprensibile che sia difficile barcamenarsi tra decine di fondi.
In questo approfondimento cerco di fare un po’ di ordine nel mercato dei bond, così sarà più semplice per te capire quale ETF ti serve per realizzare i tuoi obiettivi di investimento. Alla fine dell’articolo trovi anche una lista, da prendere come spunto e non come una ricetta.
Buona lettura.
Le obbligazioni sono tutte uguali?
Gli ETF Obbligazionari si contraddistinguono per il fatto che replicano un paniere, più o meno diversificato, di titoli di credito.
Esattamente come avviene acquistando una singola obbligazione, ci sono gli emittenti dei titoli che, a fronte di un prestito, si impegnano a ripagare i creditori a scadenze determinate e con gli interessi.
La prima classificazione dei bond avviene proprio in base al soggetto che emette il titolo, che può essere:
- Uno Stato o Ente statale;
- Un Organismo Sovranazionale;
- Una società privata.
Nel primo caso si parla di obbligazioni governative che rappresentano i titoli del debito pubblico. I più diffusi sono i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT), i Buoni del Tesoro Pluriennali (BTP), i Certificati di Credito del Tesoro (CCT) e i Certificati Zero-coupon (CTZ).
I titoli di Stato sono considerati attività finanziarie a basso rischio e spesso rappresentano un bene di rifugio in tempi di crisi.
Nel secondo caso si tratta di obbligazioni emesse da entità internazionali come la Banca Mondiale, la Banca Europea per gli investimenti e la Banca Interamericana di Sviluppo. In genere hanno un profilo di rischio contenuto.
Nel terzo caso parliamo di obbligazioni societarie (in inglese corporate), ossia dei titoli di credito emessi da società per azioni che devono reperire dei capitali.
Il rischio di default di un’azienda è sicuramente maggiore rispetto al rischio che uno Stato non ripaghi il suo debito, ecco perché le obbligazioni societarie sono accompagnate da tassi d’interesse più lauti, in ragione del rischio emittente più alto.
Come funzionano gli ETF Obbligazionari?
Gli ETF Obbligazionari sono fondi passivi che si limitano a replicare le performance del paniere di obbligazioni a cui fanno riferimento, seguendo un indice specifico.
Possono focalizzarsi su bond governativi o su quelli corporate, oppure presentare una combinazione di entrambi. In base alla composizione del paniere di attività, si avrà un differente livello di rischio e di rendimento.
Gli ETF vanno classificati anche per territori e nazioni in base al luogo di appartenenza degli emittenti. Qui sotto elenco tutti i modi in cui può essere classificato un ETF e quali differenze sussistono:
- La provenienza geografica. È importante perché non tutti i governi e i sistemi economici offrono le stesse garanzie;
- Il tasso d’interesse. Più è alto più un titolo è rischioso. Poi ci sono fondi a tasso fisso (prestabiliti dal principio) e quelli a tasso variabile (che cambiano in base dell’andamento dei tassi di mercato);
- La durata dei bond. Più la scadenza del titolo è lunga più il rischio aumenta e il tasso di interesse sale;
- Il merito creditizio delle obbligazioni si dividono in due categorie: investment grade (titoli con rating medio-alto), e titoli spazzatura (titoli con rating basso o nullo);
- La valuta di riferimento. È un aspetto importante perché ti espone in misura maggiore o minore a quello che si chiama rischio di cambio.
- Le cedole. Il fondo può essere a cedola periodica o zero coupon.
Occhio al rischio, non è sempre basso!
Gli ETF Obbligazionari hanno diversi livelli di rischio e di rendimento, e non potrebbe essere altrimenti visto che le obbligazioni NON sono tutte uguali!
Abbiamo già parlato della differenza di rendimento tra obbligazioni governative e societarie, e prima ho accennato al fatto che alcuni Stati sono più affidabili di altri.
I titoli emessi dai Governi Sviluppati hanno un livello di affidabilità maggiore rispetto alle obbligazioni dei Paesi Emergenti, ed è possibile fare un discorso simile per le obbligazioni societarie.
Una grossa azienda, molto solida, offre garanzie maggiori rispetto a una società potenzialmente fallimentare o facente parte di un sistema economico fragile e poco strutturato.
Fortunatamente tutti gli emittenti sono classificati in base al loro merito creditizio.
L’importanza del rating
Il rating è una valutazione dell’affidabilità di un titolo. In pratica ti dice qual è il rischio finanziario legato a quell’investimento. Esistono diverse scale di misura calcolate da importanti agenzie di rating, ma in generale la valutazione avviene in questo modo:
- “AAA” è il rating più alto, significa “massima sicurezza del capitale”;
- Quando un titolo è valutato con “AA+”, “AA”, “AA-” vuol dire che ha un rating di solvibilità alto;
- Una sola “A” indica un rating medio-alto;
- “BBB+”, “BBB”, “BBB-” indicano un rating medio-basso;
- A partire da “BB+” e fino a “B-” l’investimento diventa sempre più speculativo;
- Da “CCC+” in poi il rischio di default del prestito è sempre maggiore.
Da “BBB-” in su si parla genericamente di investment grade, quegli investimenti classificati come poco rischiosi. Se l’ETF replica titoli con rating pari o superiore ad “AA-”, sei sicuro di investire con le migliori garanzie, però i rendimenti sono piuttosto bassi.
I bond ad elevato rendimento sono quelli che hanno un rating creditizio pari o inferiore a “BB+”. Sono obbligazioni dette high yield o “spazzatura” perché gli emittenti sono poco affidabili e per questo motivo offrono tassi d’interesse più alti.
La duration
Non solo il rating ma anche la duration media delle obbligazioni in paniere ha un forte impatto sul rischio e sui tassi di interesse riconosciuti, ti spiego perché…
La “durata” indica la media delle scadenze dei flussi del portafoglio. Un ETF che detiene dei bond a breve scadenza offrirà un rendimento più basso a fronte di una volatilità minima.
Un ETF che ha un paniere di titoli a lungo termine offrirà rendimenti più elevati per compensare il fatto che l’investimento, essendo più esteso, è esposto a una maggiore variazione dell’inflazione e dei tassi di interesse.
Come vedi ci sono tanti aspetti da tenere in considerazione, la faccenda si complica parecchio, ecco perché non basta avere una lista di ETF sottomano, devi prima capire qual è la tua strategia d’investimento.
Quale ETF scegliere?
Scegliere un ETF su un indice obbligazionario non è un procedimento semplice, perché ci sono più aspetti da considerare. Il consiglio è di partire dai grandi fornitori di indici obbligazionari come: Bloomberg Barclays, IHS Markit che detiene il marchio iBoxx, J.P. Morgan e FTSE Russell.
A mio parere l’ETF migliore è quello che ti conviene di più in termini economici, cioè quello che ti costa meno.
Deve però essere coerente con i tuoi obiettivi e il tuo orizzonte temporale. Il profilo di rischio/rendimento deve essere adeguato alla tua persona – non ha senso strafare se hai una tolleranza bassissima.
Voglio spiegarmi meglio con degli esempi. Se nel portafoglio hai già degli investimenti azionari – ovviamente più rischiosi – magari ti è utile diversificare con un paniere di titoli obbligazionari molto sicuri, che ti permetta di affrontare serenamente i momenti di recessione.
In questa prospettiva, l’investimento in un ETF che segue i titoli di Stato ad elevato rating, quindi di Paesi Sviluppati e solidi (per esempio gli Stati Uniti), è indubbiamente la scelta più adeguata.
Mettiamo invece il caso opposto: nel tuo portafoglio hai solo investimenti prudenti, ma il tuo obiettivo è di accrescere il capitale senza esporti eccessivamente al rischio perché hai un profilo basso.
In quel caso un ETF su obbligazioni corporate ad alto merito creditizio (per esempio grandi aziende degli Stati Uniti) può dare risultati più apprezzabili ma senza aumentare il rischio complessivo del tuo portafoglio.
Se vuoi buttarti sulle obbligazioni ad alto rendimento, per guadagnare di più, secondo me parti da un presupposto sbagliato. Per fare guadagni più interessanti senza assumerti rischi eccessivi hai bisogno di un paniere di azioni e di un investimento spalmato su diversi anni.
Le obbligazioni spazzatura andrebbero utilizzate solo se inserite in panieri diversificati. Possono aggiungere un po’ di brio ad un investimento altrimenti troppo piatto (e in questo caso sono anche utili), ma si parla di una percentuale minima rispetto al grosso delle attività finanziarie.
A mio avviso la scelta migliore è sempre quella di diversificare al massimo, scegliendo un ETF che replica un paniere misto di obbligazioni governative e societarie, con rating variabile e diversa provenienza geografica, anche la durata dei titoli dovrebbe variare.
Un ETF di questo tipo garantisce una copertura maggiore rispetto al rischio default e si rivela più versatile anche nei rendimenti. Gli ETF più specifici hanno senso nell’ottica di migliorare le prestazioni del portafoglio per raggiungere obiettivi specifici, ma devono essere coerenti con la strategia che sta a monte.
Ecco perché consigli di puntare su un ETF Obbligazionario Globale che replica un ampio mercato e offre l’esposizione ad una vasta selezione di obbligazioni con varie caratteristiche.
Una lista di migliori ETF
Come promesso, concludo questo approfondimento con una lista di ETF consigliati che replicano indici obbligazionari con la migliore diversificazione possibile. Sono solo degli spunti per rafforzare il discorso che ho fatto prima, non è un invito a investire.
Obbligazioni Governative Europa
- Xtrackers Eurozone Government Bond 25+ UCITS ETF 1C. Questo ETF segue l’indice “iBoxx® EUR Eurozone 25+” che replica i titoli di Stato emessi dai governi dell’Eurozona con una durata minima di 25 anni.
- Lyxor EuroMTS 15+Y Investment Grade (DR) UCITS ETF C-EUR. ETF su “EUR FTSE MTS Eurozone Government Bond Investment Grade 15+”, replica i maggiori titoli del debito pubblico dell’Eurozona con durata superiore a 15 anni.
Obbligazioni Societarie USA
SPDR Barclays 10+ Year US Corporate Bond UCITS ETF. L’ETF segue l’indice “USD Bloomberg Barclays US Corporate 10+” che replica il mercato delle obbligazioni societarie statunitensi Investment Grade con una scadenza superiore a 10 anni.
Obbligazioni Governative USA
- SPDR Barclays 10+ Year US Treasury Bond UCITS ETF. Replica l’indice “USD Bloomberg Barclays US Treasury 10+”, si tratta di titoli di Stato emessi dal governo federale degli Stati Uniti, con una scadenza superiore a 10 anni.
- Lyxor iBoxx USD Treasuries 10+ (DR) UCITS ETF Dist. ETF sull’indice “USD iBoxx® USD Treasuries 10+”, nel paniere ci sono titoli di Stato statunitensi con una scadenza superiore a 10 anni.
E ora occupiamoci delle faccende pratiche.
Dove e come acquistare gli ETF?
Una volta capito cosa comprare, non resta che capire dove e come acquistare materialmente gli ETF che ti servono. Ho scritto una guida dettagliata che ti aiuta passo passo ad acquistare gli ETF con un metodo semplice ed affidabile:
Gli Exchange Traded Funds sono negoziati in tempo reale sulla borsa valori, proprio come le azioni, il mercato di riferimento per l’Italia è ETFPlus, gestito da Borsa Italiana.
Su ETFplus puoi accedere tranquillamente a tantissimi ETF, più di mille, sicuramente trovi quelli principali. Effettuare materialmente l’acquisto non è difficile, puoi passare per il tramite della tua banca o rivolgerti a un broker autorizzato risparmiando diverse centinaia di euro in commissioni.
Rivolgersi alla banca è sicuramente l’opzione più ovvia ma non è a mio avviso la migliore. Infatti, questo presuppone che tu abbia un conto corrente ed un deposito titoli che ti permetta di acquistare gli ETF. Questa non è la migliore soluzione per i tuoi investimenti perché costosa e non sempre soddisfa le tue esigenze. Può capitare, infatti, che la banca si metta di traverso e ti ostacoli nell’acquisto.
Invece, un modo molto più efficace ed economico è quello di affidarsi ai broker autorizzati che, oltre a fornirti una piattaforma estremamente semplice ed efficace, ti mettono a disposizione tutto il loro supporto. Nella guida che ho dedicato alla scelta del miglior broker trovi la mia classifica personale che puoi leggere qui:
Digitando il codice nel box di ricerca, che in genere tutti i depositi titoli hanno, ti verrà fuori l’ETF che stai cercando, pronto per essere acquistato con un semplice click.
Se non dovessi trovare il fondo che ti interessa (raro ma possibile) non devi fare altro che contattare l’assistenza clienti e chiedere che l’ETF venga registrato. In genere quando parliamo di ETF molto scambiati è difficile che non siano presenti.
E con questo concludo l’approfondimento sui migliori ETF Obbligazionari da comprare.
Ti saluto e ti auguro un buon acquisto!