Migliori ETF da Comprare: Ecco la Guida per Non Sbagliare

Quali sono i migliori ETF da comprare? Quali devi assolutamente avere in portafoglio per ottenere i rendimenti che speri? Quale piattaforma usare per comprarli senza pagare commissioni eccessive?

Se già sai cosa sono gli Exchange Traded Fund (ETF) e perché sono strumenti molto vantaggiosi che ogni investitore dovrebbe possedere, il passo successivo è quello di scegliere cosa mettere in portafoglio, ed è proprio quello che vedremo in questa guida super dettagliata dove ti fornirò tutte le dritte necessarie.

La quantità di fondi disponibili sul mercato è assolutamente in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi investitore, lo svantaggio è che diventa più difficile capire cosa comprare e soprattutto a quale canale rivolgersi.

Solo sul mercato ETFPlus di Borsa Italiana sono quotati più di 1.000 ETF che danno accesso a una vastità di panieri diversificati, flessibili e a prezzi contenuti.

Oltretutto, non esistono confini netti tra ciò che è “meglio” o “peggio” quando si tratta di scegliere un ETF. Alla fine, sono le aspettative e le richieste dell’investitore che fanno di un ETF un buon investimento o meno.

Con questo approfondimento non intendo dirti dove investire, ma voglio aiutarti nel processo di selezione: se la scelta dell’ETF è soggettiva è pur vero che ci sono fondi sui quali conviene puntare quando si è alle prime armi e si vuole andare sul sicuro.

Intanto, se stai cercando una buona piattaforma per acquistare ETF senza pagare commissioni ed investire a partire da 50€ ti consiglio di iscriverti ad eToro.

A questo punto non ci resta che continuare nella nostra lettura.

Parti dalla tua strategia: mercato azionario e obbligazionario a confronto

In base ai tuoi obiettivi d’investimento, alla tua propensione o meno al rischio e all’orizzonte temporale di cui disponi, dovrai orientarti verso il mercato azionario o verso quello obbligazionario. A mio avviso queste sono ancora le asset class su cui ha senso puntare ed investire.

Esistono naturalmente ETF che offrono un’esposizione al mercato monetario, valutario e immobiliare, oppure a panieri di materie prime e su eToro trovi una selezione molto vasta ed esaustiva che difficilmente troverai altrove. Fossi in te inizierei a dare uno sguardo agli strumenti offerti dalla piattaforma in modo tale da avere un’idea del paniere di strumenti che offre.

Tuttavia non baserei la mia strategia solo ed esclusivamente su queste classi di attività, al limite le utilizzerei per aumentare l’efficacia del mio portafoglio. Se, invece, sei più orientato ad acquistare un solo ETF e tenerlo in portafoglio per diversi anni allora ti consiglio di continuare la lettura perché a brevissimo ti descriverò gli ETF migliori da comprare.

Capire cosa ti serve nel portafoglio è il primo passo 

Come fai a capire quali strumenti finanziari ti servono? Puoi basarti su alcune linee guida molto semplici, tenendo presente che si tratta di generalizzazioni.

Normalmente un paniere azionario tende ad essere più volatile, e in linea di massima rende di più delle obbligazioni perché il rischio legato all’investimento è maggiore.

La teoria è che gli investimenti azionari tendono a battere le obbligazioni e ad essere vincenti sul lungo periodo – indicazione peraltro abbastanza generica perché il concetto di “lungo periodo” è soggettivo.

Mettiamo che il tuo obiettivo sia quello di costruire un patrimonio nell’arco di molti anni e che la tua tolleranza del rischio è sufficiente per sopportare le fluttuazioni dei mercati e le varie fasi economiche: in quel caso un ETF su un indice azionario potrebbe essere una scelta opportuna.

Gli ETF sulle obbligazioni sono tipicamente meno rischiosi, hanno performance più costanti ma inferiori a quelle dei fondi azionari. Semplificando, sono più adatti a chi cerca un investimento di breve termine e con guadagni regolari.

I bond hanno comunque il loro bagaglio di rischi che dipendono dall’affidabilità dell’emittente e dalla durata del titolo – in base ai casi possono anche essere più rischiosi e profittevoli della media. Soprattutto nei periodi di recessione le obbligazioni si rivelano anche più utili delle azioni.

In realtà, la disputa tra azioni e obbligazioni non ha ragione di esistere e, anzi, un portafoglio diversificato e una strategia dinamica – che varia con il passare del tempo e con il variare del contesto economico – dovrebbero includere entrambe le categorie.

Due mercati ricchi di opportunità

I mercati azionari e obbligazionari sono in realtà ben più complessi di quanto detto finora. Le azioni non sono tutte uguali, si differenziano per settori economici, aree geografiche e capitalizzazione delle aziende che le emettono.

Neppure i bond sono una categoria piatta e priva di sfumature. Le obbligazioni sono categorizzate in base alla tipologia degli emittenti e a loro merito creditizio, possono distinguersi in base alla provenienza geografica, alla durata finanziaria e a come sono strutturate (con o senza cedola).

L’importanza dell’indice

Una volta scelto il mercato che ti interessa, il lavoro da fare consiste nell’individuare l’indice giusto. Siccome gli ETF sono fondi passivi che replicano un indice benchmark, è molto importante nella scelta dello strumento in cui si vuole investire non sbagliare questo passaggio.

Gli indici di Borsa esistenti sono davvero tanti, è impensabile conoscerli tutti, perciò dovresti semplificarti la vita e puntare su un indice importante o comunque noto, soprattutto per una questione di liquidità e numero di ETF disponibili.

L’indice giusto è quello che meglio rispecchia i tuoi obiettivi di investimento, quindi devi capire qual è la sua composizione, quali regole determinano il peso dei vari strumenti finanziari e su quale piano avviene la diversificazione.

Sarebbe meglio scegliere un indice che riflette un segmento di mercato a te familiare che puoi comprendere facilmente. Sconsiglio infatti di buttarsi su un ETF settoriale (o limitato a una sola regione geografica) senza conoscere approfonditamente le dinamiche di quel mercato.

Ecco alcuni suggerimenti più specifici che ti aiuteranno a selezionare l’ETF giusto.

Migliori ETF su indici azionari: lista completa

Partiamo dagli ETF su indici azionari. Il panorama è ricco di opportunità, praticamente ci sono ETF che replicano qualsiasi mercato, settore economico, area geografica, nazione e aziende raggruppate per capitalizzazione.

Trovo che gli ETF azionari più utili per la costruzione di un portafoglio siano quelli che operano la migliore diversificazione possibile, ossia quelli che espongono l’investitore a un indice globale che replica al suo interno un gran numero di titoli.

Un grosso paniere di azioni, diversificato ampiamente sul piano geografico e settoriale, è quello che meglio rappresenta il mercato nella sua interezza, che ti dice quanto c’è di trainante nell’economia.

Diversificando su scala globale non ti leghi alle sorti di un singolo paese o di un singolo segmento economico, in pratica riduci al minimo il rischio che l’investimento sia fallimentare. Con ciò non voglio dire che un ETF troppo selettivo sia sempre da escludere, dipende dalla tua strategia.

Vediamo alcuni esempi di indici sui quali puntare.

ETF su MSCI World Index

L’MSCI World Index è un importante indice azionario, rappresentativo dell’economia del blocco dei Paesi sviluppati. All’interno di questo indice ci sono le società più importanti al mondo per capitalizzazione, provenienti da varie aree geografiche e categorizzate per settore economico di appartenenza.

Gli ETF che replicano un indice rinomato come l’MSCI World Index permettono di accedere ad un mercato globale e diversificato che sul lungo periodo tende a crescere. Io ho questo ETF praticamente in tutti i portafogli e l’ho acquistato sulla piattaforma eToro.

ETF su MSCI All-Country World 

Se ti interessa una diversificazione ancora più efficace, puoi puntare agli indici globali che includono anche le società dei mercati emergenti. I Paesi emergenti sono quelle nazioni con un sistema economico ancora giovane ma in rapida crescita che possono fornire rendimenti interessanti e

Le opportunità di guadagno aumentano poiché sul lungo periodo possiamo aspettarci che queste economie daranno risultati sopra la media. Il prezzo da pagare è una maggiore volatilità e incertezza sul breve periodo che possono portare anche ad oscillazioni molto forti a cui potremmo non essere preparati.

Mettiamo che vuoi aumentare leggermente la redditività dell’investimento ma senza esporti eccessivamente alle dinamiche di questi mercati, puoi farlo scegliendo l’indice giusto.

L’MSCI All-Country World è un indice globale che integra alle aziende dell’MSCI World anche 26 società dei Paesi emergenti, per un peso in portafoglio di appena il 12%. Quindi il rischio aggiunto è contenuto.

ETF su S&P 500

Finora abbiamo parlato di diversificazione su scala globale, ma se tu dovessi restringere il campo quali ETF sono consigliati?

La scelta di circoscrivere il raggio d’azione a uno specifico mercato non è di per sé sbagliata e può essere motivata dalle ragioni più disparate. Per esempio, potresti avere sul conto titoli già altri investimenti, per cui ti serve qualcosa di mirato che possa completare il tuo portafoglio.

Devi considerare però che focalizzandoti su una certa area geografica o nazione ti esponi maggiormente ai rischi perché la diversificazione è meno efficace.

Inoltre, un limite importante degli indici regionali o nazionali consiste nel fatto che spesso questi mercati sono sbilanciati su determinati settori economici (per esempio verso quello finanziario, industriale o delle materie prime) e il portafoglio risulta meno equilibrato.

Il consiglio che posso darti è di privilegiare un ETF sullo S&P 500, il principale indice del mercato azionario degli Stati Uniti.

Si tratta di un ottimo indice nonostante sia più specifico, perché è rappresentativo della principale forza economica del mondo, segue infatti le 500 maggiori società statunitensi, alcune delle quali hanno peso a livello globale.

Non dimenticare che il mercato USA è il più solido e diversificato al mondo, e difatti occupa la fetta più grande all’interno di molti indici internazionali. Per cui, un ETF specifico sugli USA ti penalizza molto poco.

ETF su EURO STOXX 50

Se invece desideri investire su un mercato a noi più vicino e familiare potresti scegliere un ETF azionario europeo. L’EURO STOXX 50 è l’indice rappresentativo delle principali aziende dell’Eurozona. È composto da 50 titoli emessi da società di Germania, Francia, Spagna, Paesi Bassi, Italia, Irlanda, Belgio, Finlandia e Lussemburgo.

Devi ponderare questa scelta perché in questo caso i rischi di cui abbiamo parlato prima aumentano.

Diciamo che gli indici azionari “migliori” sono questi, ora passiamo al mercato dei bond.

Migliori ETF Obbligazionari: lista completa

Quando entri nel mondo delle obbligazioni per la prima volta ti scontri subito con il fatto che il panorama è molto vasto e anche più complesso di quello azionario.

Le obbligazioni sono dei titoli di debito che vengono emessi da Stati, Enti statali e da Enti sovranazionali (obbligazioni governative), oppure da aziende private (obbligazioni societarie).

La presenza all’interno di un paniere di bond governativi anziché societari fa molta differenza. Le obbligazioni governative sono considerate attività finanziarie a basso rischio e spesso rappresentano un bene di rifugio in tempi di crisi.

Il rischio default di un’azienda è sicuramente maggiore rispetto al rischio che uno Stato non ripaghi il debito, ecco quindi che le obbligazioni societarie sono accompagnate da tassi d’interesse più lauti, in ragione del rischio emittente più alto.

In base alla scelta di un paniere di bond governativi o corporate o a un mix di entrambi è possibile avere un differente livello di rischio e di rendimento.

Altri parametri di valutazione

Questa prima distinzione non è sufficiente per capire quale ETF è migliore, bisogna anche valutare altri aspetti:

  • La provenienza geografica degli emittenti – non tutti i governi e sistemi economici offrono uguali garanzie;
  • Il tasso di interesse, più è alto più un titolo è rischioso;
  • La durata media dei bond – più la scadenza del titolo è lunga più il rischio aumenta e il tasso di interesse è maggiore;
  • Il merito creditizio degli emittenti che divide le obbligazioni in due categorie: investment grade (titoli con rating medio-alto) e titoli spazzatura (titoli con rating basso o nullo);
  • La valuta di riferimento, che ti espone in misura maggiore o minore ai tassi di cambio;

Tipo di obbligazione, se a cedola fissa, variabile o zero coupon.

Come scegliere?

Scegliere un ETF su un indice obbligazionario non è un processo lineare come nel caso delle azioni, perché ci sono più aspetti da considerare. Il consiglio è di partire dai grandi fornitori di indici obbligazionari come: Bloomberg Barclays, IHS Markit che detiene il marchio iBoxx, J.P. Morgan e FTSE Russell.

Secondo me gli ETF obbligazionari migliori sono quelli più ampi, nel senso che massimizzano la diversificazione includendo titoli di varie tipologie, aree geografiche, scadenze, e rating – un po’ lo stesso discorso delle azioni.

In un paniere diversificato possono anche prendere posto (in minima percentuale) le obbligazioni high yield, ovvero i titoli al di sotto dell’Investment grade.

Gli indici più selettivi (solo titoli di Stato, solo titoli corporate ecc.) possono servire per perfezionare il portafoglio e raggiungere specifici obiettivi, ma devono essere coerenti con la strategia che sta a monte.

Ad esempio, un paniere di Titoli di stato dei Governi sviluppati, ad elevato rating di solvibilità, può essere utilizzato come strategia difensiva per aumentare la sicurezza del portafoglio. Se invece miri ad un ETF che compra solo obbligazioni corporate meglio optare per grandi aziende che danno maggiori garanzie.

Scelto l’indice… come selezionare l’ETF migliore

Il processo di selezione del fondo non si esaurisce qui, perché per ogni indice possono esserci svariati ETF che lo replicano. Il passo successivo è capire qual è il fondo che ti conviene di più in base a una serie di parametri molto importanti:

  • Il costo percentuale annuo, cioè quanto ti costa annualmente essere all’interno del fondo – inutile sottolineare che il fondo che costa meno è più redditizio;
  • La politica scelta per la gestione dei dividendi e delle cedole: se ad accumulazione o a distribuzione (vuoi far crescere il capitale o vuoi spenderlo subito?);
  • Il produttore dell’ETF, la grandezza del fondo e la sua età;
  • La liquidità dell’ETF stesso – più è scambiato più è facile rivenderlo;
  • La valuta e l’esposizione al rischio di cambio.

Come scegliere la piattaforma giusta per comprare gli ETF?

Una volta scelti quelli che sono gli ETF sui quali si vuole puntare occorre dedicarsi alla scelta della piattaforma per investire che rappresenta un fattore importante se vogliamo investire con profitto. Le piattaforme non sono tutte uguali e la scelta può essere determinante per la buona riuscita dell’investimento. Tra tutte le piattaforme presenti online la migliore è eToro perché ti permette di comprare ETF e Azioni senza pagare commissioni partendo da una cifra molto bassa come 50€. Inoltre, ti offre la possibilità di attivare un conto DEMO con dollari virtuali prima di operare con i tuoi soldi reali. In questo modo potrai avere maggiore dimestichezza con la piattaforma e simulare una strategia prima di passare all’investimento reale.

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Prima di investire ti serve una strategia

Abbiamo visto quali sono, a livello generale, i migliori ETF da comprare per costruire un portafoglio solido e coerente con i tuoi obiettivi di investimento.

Prima di lanciarti sul mercato è necessario che ti formi sulle basi della materia e che chiarisci in ogni dettaglio quali sono i tuoi obiettivi, le risorse e il tempo che hai a disposizione per realizzarli.

Qui puoi leggere le mie migliori guide a riguardo:

Di per sé, investire in ETF non è una strategia. I fondi passivi sono strumenti come altri, né buoni né cattivi, tutto dipende da come li usi e da quale paniere scegli.

La selezione del fondo è quindi lo step finale di un complesso percorso di preparazione all’investimento. Spero che questo concetto finale ti sia chiaro.

Io ti saluto e spero che continuerai a seguirmi.

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